Il sogno di Frida di diventare medico si scontrò con un destino che aveva previsto per lei un’altra strada. Nel 1925 l’autobus su cui viaggia con il fidanzato Alejandro, dopo l’urto con un altro mezzo, finisce in mille pezzi includendo Frida nel numero dei feriti più gravi. Uno dei pali della vettura le trapassa il bacino, la gamba destra presenta molteplici fratture e la colonna vertebrale si rompe in più punti. La ragazza subisce diversi interventi ed è costretta, ingessata e immobilizzata, a letto per diversi mesi superando la tragicità delle sue condizioni attraverso dolorose terapie. È in questo periodo che, abbandonata dal fidanzato che intraprende un lunghissimo viaggio per l’Europa dove si stabilisce per studiare, si avvicina alla pittura. Il padre condivide con lei pennelli e colori e la madre progetta un sistema attraverso il quale può dipingere anche da distesa; ma soprattutto viene posizionato uno specchio in corrispondenza del baldacchino del letto, che permette a Frida di osservare alla perfezione tutti i dettagli del suo viso e del suo aspetto. Le sue condizioni di salute sembravano disperate ma grazie alla grande forza di volontà e all’aiuto della pittura la giovane riacquistò la capacità di camminare e torna ad una vita tutto sommato normale, riprendendo gli studi alla Scuola Preparatoria, dove incontra Diego Rivera, futuro marito e amore di tutta una vita.
#PilloleDiFrida- Frida e l’incidente
